A cura del Medico Veterinario Dr. Giuseppe Faranda @drbepsvet
Oramai è po’ che, su questo sito, trattiamo tante tematiche relative alla salute di cani e gatti, con particolare attenzione al tema – spesso sottovalutato – dei parassiti intestinali. Recentemente, insieme a Nemici Invisibili, abbiamo prodotto due fantastiche guide sui parassiti interni del cane e del gatto, che sono a vostra disposizione, completamente gratuite, facilmente scaricabili su questo sito.
Riepiloghiamo insieme quali sono gli accorgimenti che possono aiutarci ad evitare che i nostri pet possano essere infestati dai tanto temuti nemici invisibili, i parassiti intestinali.
Ecco un piccolo riassunto a punti (come piace a voi) delle 10 cose a cui prestare attenzione.
1) Trattamenti periodici contro i vermi intestinali
Oramai siete diventati degli esperti, ne sono sicuro! Le linee guida ESCCAP ci forniscono importanti protocolli preventivi utili ad evitare le infestazioni parassitarie prima ancora che queste si manifestano. Trattare periodicamente il nostro amico a 4 zampe diventa un importante gesto di cura e amore.
Quante volte trattare i nostri cani/gatti contro i vermi intestinali, e in che periodo? Ce lo dicono proprio gli esperti che studiano la parassitologia e il benessere dei nostri pet. Qui di seguito le tabelle relative a quanto detto.
2) Visite periodiche dal vostro veterinario
Talvolta, i trattamenti preventivi non sono sufficienti ad evitare le parassitosi interne.
Proprio per questo motivo, un’attenta osservazione dei sintomi che possono mostrare i nostri animali e delle visite periodiche dal medico veterinario curante, unite a un esame delle feci (copromicroscopico o antigenico), possono scovare parassitosi insidiose e talvolta difficili da debellare.
3) Trattamenti contro parassiti esterni
Cosa c’entrano i parassiti “esterni” (zanzare, pulci, zecche)? C’entrano eccome!
Le pulci possono essere ospiti intermedi della “famosa tenia/cestode” del cane e del gatto. Evitando che possano parassitare i nostri animali, oltre a prevenire i disturbi legati alla presenza di questi insetti ematofagi, diminuiremmo di gran lunga la possibilità che possano contrarre Dipylidium noto anche come tenia cucumerina. Ecco perché è importante trattare mensilmente con gli antiparassitari i nostri amici a quattro zampe.
4) Alimentazione casalinga
Che sia, innanzitutto, formulata da un medico veterinario nutrizionista e che non preveda cibi crudi non precedentemente abbattuti e/o controllati.
Carne cruda, frattaglie (soprattutto per i cani e i gatti che vivono in campagna e mangiano i così detti ‘resti’) e carcasse (se si tratta di cani da pastore abituati a circolare liberi per i pascoli) possono essere fonte d’infestazione parassitaria.
Impossibile fare lo stesso discorso per i gatti e i cani che han la possibilità di uscire e cacciare: per loro, una buona prevenzione e l’unica cosa che potremmo fare.
5) Trattare anche gli animali domestici conviventi
Ebbene si, anche se non della stessa specie, è fondamentale che tutti i quadrupedi di casa siano trattati. È vero, i parassiti di cane e gatto sono specie specifici (tendenzialmente), ma il salto di specie è possibile, quindi cerchiamo di evitarlo. Inoltre i nostri pet possono essere “il mezzo di trasporto” all’interno della nostra casa di alcuni nemici invisibili,
6) Buone norme igieniche di base
Una buone igiene di base riguarda la loro quanto la nostra salute.
Laviamoci sempre bene le mani ed evitiamo di entrare in contatto con materiale fecale. Questo per evitare di diventare noi stessi degli ospiti accidentali e trasportare materiale infetto in casa o addirittura sui nostri pet.
7) Raccogliere le deiezioni dei nostri cani
Non ci stancheremo mai di ripetere quanto sia importante raccogliere le feci del proprio cane durante una passeggiata all’aperto. Ci guadagniamo tutti in salute, pulizia e senso civico.
Il cane defeca? Le feci si raccolgono! Si chiude il sacchetto e si getta negli appositi cestini (non si lasciano aperti per terra o in un angolo). Se tutti lo facessimo, ridurremmo la probabilità di diffondere uova di parassiti e, di conseguenza, il rischio che altri cani possano essere infestati dai vermi intestinali.
8) Fare attenzione ai luoghi più potenzialmente a rischio
Quali sono? Tutti quelli in cui ritroviamo affollamento e promiscuità, come le aree cani! Attenzione, non dico di evitarli del tutto! Vi chiedo di far attenzione, soprattutto se avete soggetti immunodepressi o con un protocollo antiparassitario non completo. Lo stesso discorso vale se il vostro cane sia l’untore di turno, per evitare che possa contagiare i soggetti sani che si trovano in sua compagnia.
9) Limitare i comportamenti a rischio
Impossibile impedirli, certo… Impossibile prevederli, certo! Però conoscerli ci permette di essere coscienti del fatto che possono aumentare il rischio di contrarre una parassitosi.
Vuoi conoscerli? Eccoli qui:
Abitudini a rischio per il cane
Abitudini a rischio per il gatto
10) Riconoscere i sintomi dei vermi intestinali
Lo metto come ultimo punto, ma non per minor importanza, anzi.
L’obiettivo per cui vi raccontiamo di questi nemici invisibili, i vermi intestinali, è proprio per aumentare il vostro livello di conoscenza sui loro meccanismi d’azione, sulle loro strategie di sopravvivenza e trasmissione e sui sintomi che possono provocare ai nostri amici animali.
Riconoscere i primi segni di una parassitosi vi permetterà di correre dal vostro veterinario per proseguire con ulteriori indagini e stabilire il corretto protocollo terapeutico. Dunque, quando siamo in presenza di:
- Diarrea
- Sangue nelle feci
- Crescita rallentata (nei cuccioli)
- Stanchezza, debolezza, apatia
- Prurito nella zona anale e perianale
Allora è probabile che sia in corso un’infestazione parassitaria. Ed è opportuno rivolgersi immediatamente al proprio veterinario di fiducia.
Mi sembra un buon vademecum per iniziare a prevenire le principali parassitosi intestinali.
I parassiti intestinali fanno parte della natura esattamente come ogni altro essere vivente e cercano, egoisticamente, di sopravvivere….
Noi non possiamo far altro che limitare i danni che possono causare e prevenire la loro infestazione. Debellarli è impossibile.
Il dialogo con il vostro Vet e qualche semplice indagine diagnostica non possono che aiutarvi a escludere l’eventualità che il vostro cane o il vostro gatto siano affetti dagli strongili polmonari.