Pulci e tenie nel cane e nel gatto: cosa sapere e come trattare

pulci e tenia
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A cura del Veterinario
Dr. Giuseppe Faranda
@drbepsvet
In questo articolo il Dr. Giuseppe Faranda ci parla in particolare di come la pulce e la tenia abbiamo un ciclo di vita in comune e siano entrambe un rischio per la salute del cane e del gatto.

La tenia del cane (Dipylidium caninum) è un verme parassita che infesta il cane così come il gatto. In particolare la tenia vive nell’intestino tenue di cane e gatto, svolgendo un’azione parassitaria attaccandosi alle mucose intestinali. Il Dipylidiun caninum è tra i parassiti intestinali più diffusi e viene trasmesso dalla pulce o dal pidocchio, anche all’uomo. C’è inoltre da specificare che alcune tenie del cane (Echinococcus granulosus) possono essere presenti in forma larvale in carne di suino e ovino. Per questo è consigliabile evitare di alimentare gli animali con carne cruda e visceri. A volte la tenia del cane è confusa con il verme solitario, che tuttavia, pur facendo parte della grande “famiglia” dei vermi piatti, non contagia il cane bensì l’uomo.

Le pulci dei cani e dei gatti sono invece parassiti esterni, che vivono sulla cute del cane e del gatto nutrendosi del loro sangue. Tra le pulci e le tenie vi è un legame che spesso è sottovalutato dai proprietari di cani e gatti: l’animale domestico infatti può infettarsi con la tenia ingurgitando una o più pulci, che rappresentano l’ospite intermedio di questo parassita intestinale.

Le tenie sono dunque una delle sgradevoli conseguenze delle pulci nei nostri amici a quattro zampe. Andiamo a vedere come gestire pulci e tenie in questo articolo.


Le pulci dei cani e dei gatti

Le pulci sono dei piccoli e fastidiosi insetti ematofagi (cioè che si nutrono di sangue) che trovano posto e riparo tra i peli del mantello dei nostri animali domestici. Sono due le specie che più c’interessano: Ctenocephalides felis e Ctenocephalides canis. Sebbene il nome scientifico possa ingannare, la specie Ctenocephalides felis è la più diffusa e si può rinvenire su diversi animali: gatti, cani ma anche coniglio e furetto, numerosi animali selvatici e inoltre l’uomo.

Piccole, veloci e campionesse di salto, le pulci sono parassiti con caratteristiche morfologiche sorprendenti. La loro lunghezza è di pochi millimetri (da 1-5 mm) e hanno un corpo appiattito latero-lateralmente che le rende più aerodinamiche, consentendo loro di correre senza troppe difficoltà tra i peli dell’ospite su cui si nutrono. Il corpo delle pulci è inoltre ricoperto da una folta peluria a funzione sensitiva e meccanica, in quanto permette loro di restare ancorate alla pelliccia dell’ospite in modo da non essere facilmente rimosse da scuotimento, grattamento o leccamento. Posseggono tre paia di zampe, di cui due molto più lunghe e potenti, atte al salto: sono, difatti, campionesse di salto in alto e di salto in lungo, arrivando a effettuare lanci dalle 6 alle 10 volte superiori alla loro lunghezza corporea.


Uova delle pulci e contaminazione ambientale

Solo l’adulto della pulce parassita attacca i nostri cani e i nostri gatti. Il loro ciclo vitale, invece, prevede una metamorfosi completa nell’ambiente circostante. In breve, le femmine depongono le uova (circa 50 per ogni pasto di sangue) che ricadono nell’ambiente in cui vive il nostro cane o gatto (spesso e volentieri nei luoghi in cui dorme, come sulla cuccia e sui cuscini del divano). Qui, con adeguate condizioni ambientali, le uova si schiudono in 48 ore e liberano la larva che si nutre delle feci (ricche in sangue digerito) che la madre ha espulso insieme alle uova. Giunta a maturità, si trasformerà in pupa che, racchiusa nel suo bozzolo, genererà un nuovo adulto alla ricerca di un ospite su cui nutrirsi! Le pupe possono sopravvivere nell’ambiente per molti mesi in attesa di nuovi ospiti.

Conoscere come vive una pulce è importante per capire quanto sia determinante considerare l’ambiente circostante come serbatoio di parassiti. Si dice che “a ogni pulce sul vostro cane, ne corrispondono 99 nell’ambiente”! Se un cane, non adeguatamente protetto, incappa in un luogo infestato, la probabilità di essere attaccato è elevata, di conseguenza aumenta il rischio di infestare gli ambienti della casa dove vive.


Come capire se il cane ha le pulci?

Come possiamo capire se il nostro cane (o il nostro gatto) è stato infestato dalle pulci? Anzitutto facciamo attenzione ai sintomi più evidenti. Se notiamo che i nostri animali domestici diventano più irrequieti, o si grattano con più irruenza e frequenza, procediamo con alcuni semplici step. Innanzitutto, ispezioniamo il mantello dell’animale. Potremmo vedere le pulci correre tra i peli con più facilità nelle zone del basso ventre e della schiena, subito prima della coda. Se non vediamo nulla, dobbiamo anche prestare attenzione alla possibile presenza di piccoli puntini neri: si tratta proprio delle feci delle pulci!
Ma come capire se si tratta di feci di pulce? Basta prendere un batuffolino di cotone e bagnarlo leggermente. Poi, basta poggiarvi sopra un granellino e osservare: se intorno a esso si formerà un alone marroncino, allora si tratta di feci di pulce. Questo perché, essendo insetti ematofagi, le pulci non fanno altro che eliminare il sangue digerito (di colore nero).


I sintomi e le conseguenze delle pulci nei cani e nei gatti

Se il cane è infestato dalle pulci, il sintomo principale è il prurito. Si tratta di un prurito intenso e fastidioso, che scatena una reazione irruenta da parte dell’animale domestico. A causa delle pulci, inoltre, in alcuni cani e gatti possono svilupparsi imponenti dermatiti scatenate da una reazione allergica al morso della pulce. Infestazioni massive di pulci, inoltre, possono provocare gravi stati di anemia. Ma le pulci possono veicolare anche alcuni batteri come la Bartonella, la Rickettsia e alcuni parassiti intestinali come il Dypilidium caninum, cioè la tenia.

La tenia del cane e del gatto

Il Dypilidium caninum, o tenia cucumerina (il nome deriva dalla forma a “semi di zucca” delle proglottidi che libera nell’ambiente), è un verme piatto del cane e del gatto. La tenia del cane è potenzialmente trasmissibile anche all’uomo, seppur con una bassissima frequenza, motivo per cui viene definita una zoonosi minore.


Come capire se il cane ha la tenia

Le tenie sono dei vermi di notevole lunghezza (fino a 70 cm) che colonizzano l’intestino tenue dell’ospite, rimanendo ancorate alla mucosa intestinale tramite il loro apparato boccale. Il loro corpo, caratteristica tipica della specie, è formato da tanti piccoli segmenti articolati tra loro, chiamati proglottidi. Ognuna di queste contiene al suo interno le uova del parassita. Una volta matura, la proglottide si stacca dal corpo dell’adulto per essere eliminata per via fecale. Questo non avviene soltanto durante la defecazione: è comune, infatti, vedere fuoriuscire proglottidi dall’ano del cagnolino, anche senza produzione di feci. Le proglottidi hanno una loro propria mobilità e spesso si vedono muovere con un moto che ricorda molto quello dei bruchi (si accorciano e si allungano per guadagnare terreno). Le tenie in questo caso si manifestano come piccoli puntini, simili a chicchi di riso, sul pelo attorno l’ano del nostro amico a quattro zampe.

Il prurito in zona anale è dunque uno dei sintomi principali che il nostro cane o il nostro gatto manifestano in presenza di infestazione da tenia.


Come avviene la trasmissione della tenia cucumerina

Adesso capiremo cosa c’entrano le pulci con le tenie e il meccanismo di contagio. Le proglottidi delle tenie liberate all’esterno diventano il pasto ideale per le larve delle pulci. Ne vanno davvero ghiotte! Divorandole, permettono la liberazione delle uova all’interno del loro corpo. Durante la metamorfosi allo stadio di pulci adulte, anche le uova di Dypilidium si trasformano nella forma infestante del parassita intestinale, chiamata “cisticerco“. A questo punto, l’adulto della pulce, per poter sopravvivere, dovrà salire su un nuovo ospite per nutrirsi di sangue e riprendere un nuovo ciclo. Ecco che si presenta il nesso tra i due parassiti ed ecco che come si completa l’infestazione da tenia cucumerina.

Può succedere, ed è molto più frequente di quanto si pensi, che il cane o il gatto ingurgitino una pulce infestato dalla tenia. Questo avviene ad esempio durante il mordicchiamento tipico per la rimozione dei fastidiosi insetti ematofagi o durante il semplice grooming, ovvero durante il leccamento per la cura del mantello (che può avvenire anche tra diversi soggetti). Il cane e il gatto possono dunque mangiare le pulci e queste, destinate a morire all’interno dello stomaco, libereranno la tenia che avrà raggiunto il suo obiettivo e, ancorandosi all’intestino del mal capitato, inizierà il suo ciclo di sviluppo.


Come eliminare le pulci e la tenia del cane

I nostri cani e gatti, quindi, potranno essere infestati dalle pulci e contemporaneamente anche dalla tenia! Per questo motivo è buona norma trattarli per entrambe le parassitosi.

Trattamenti contro le pulci

In particolar modo, per il trattamento delle pulci, le linee ESCCAP consigliano il trattamento tutto l’anno con appositi antiparassitari. Proprio per quanto detto sulle pulci, ricordiamoci sempre di non trascurare la variante “ambiente”: un trattamento efficace, spesso, comprende anche quello ambientale. Per eliminare le pulci in casa, puliamo e laviamo dunque spesso gli ambienti maggiormente vissuti dal nostro animale a quattro zampe (la cuccia, i tappeti, i cuscini del divano) e ricordiamoci di curare costantemente anche il giardino o il terrazzo esterno.

Trattamenti contro la tenia del cane

Per la tenia, un trattamento vermifugo sarà necessario qualora venisse diagnosticata la sua presenza. Tuttavia, anche la profilassi è importante. In particolare, l’uso di un farmaco antielmintico è particolarmente indicato. La profilassi è la via più semplice per impedire la trasmissione e la diffusione dei parassiti intestinali nei cani e nei gatti. Il prodotto contro i vermi intestinali per il cane ad ampio spettro può essere a base di questi principi attivi: Febantel – Pyrantel – Praziquantel.

Per il gatto esistono soluzioni vermifughe in compresse e in pipette (Spot On). Inoltre puoi chiedere al tuo veterinario il nuovo rimedio Spot On con azione combo sia contro le pulci sia contro i vermi.

Fare una sola sverminazione una volta all’anno non serve a garantire una reale protezione del cane o del gatto. I veterinari specializzati in parassitologia e l’ESCCAP raccomandano di trattare gli animali almeno 4 volte l’anno. Se vuoi ricevere un reminder per non dimenticare il tuo appuntamento con la sverminazione attiva il reminder D-DAYS, il servizio promemoria gratuito di nemici invisibili.

Se, da buoni proprietari, il nostro animale domestico sarà protetto in maniera costante, il problema delle pulci e delle tenie non sussisterà praticamente mai.

Articolo a cura del Medico Veterinario
Dr. Giuseppe Faranda @drbepsvet

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