I vermi intestinali e la trasmissione da cane e gatto a uomo. Come proteggersi?

vermi gatti contagio uomo
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A cura del Veterinario
Dr. Giuseppe Faranda
@drbepsvet

Abbiamo incontrato spesso la parola zoonosi. Ma cosa è di preciso, e in cosa consiste il rischio zoonosi?

Da definizione, una zoonosi (secondo Wikipedia) è “una qualsiasi malattia infettiva che può essere trasmessa agli animali (escluso l’uomo) e all’uomo (se la trasmissione avviene dall’uomo ad altre specie animali, si parla di antroponosi) direttamente (contatto con la pelle, peli, uova, sangue o secrezioni) o indirettamente (tramite altri organismi vettori o ingestione di alimenti infetti)”.

Esistono molte zoonosi di cui spesso non siamo a conoscenza. La più temuta, e allo stesso tempo quella maggiormente controllata, è la rabbia. Alle nostre latitudini, per fortuna, non si muore più a causa di questo virus, ma non è così per tutti, purtroppo: nei Paesi del Terzo Mondo, la rabbia rimane una delle prime cause di decesso. In Italia, siamo riusciti ad arrestare la diffusione di questa malattia grazie al controllo degli animali provenienti da paesi fuori dal nostro e vaccinando in massa tutti i soggetti che si muovono al di fuori del nostro territorio.

Ma cosa c’entra la rabbia con i parassiti intestinali?

In effetti nulla all’apparenza! In realtà è un esempio pratico di quanto sia importante la figura del medico veterinario nell’identificare il rischio zoonosico delle patologie che interessano i nostri cani e gatti.


Le malattie trasmissibili dal cane al gatto all’uomo e la profilassi veterinaria

Sapevate che la professione del Medico Veterinario nasce con l’intento di tutelare la salute umana dalle malattie e dalle problematiche sanitarie generate dalla convivenza con gli animali?

Ebbene sì, i Veterinari sono in realtà i garanti anche della nostra salute! Questo, però, può avvenire solo ed esclusivamente tramite una collaborazione attiva da parte nostra, proprietari di cani e gatti.

Ritornando alle zoonosi, ne esistono di gravi come la rabbia, ma anche di meno gravi come le micosi cutanee. Spesso e volentieri, però, nessuno presta attenzione a quelle che sono le zoonosi parassitarie e in particolar modo a quelle legate alle parassitosi intestinali. Forse proprio perché si tratta di Nemici Invisibili?

Anche i vermi intestinali, che tormentano i nostri amici cani e gatti, possono essere trasmessi all’uomo. Ne esistono infatti diverse specie che possono infestare anche l’essere umano.

Certo, i vermi intestinali possono fare paura, ma non dobbiamo considerare il rischio di infettarsi un ostacolo alla tranquilla e normale convivenza con il nostro fedele amico a quattro zampe.


Parassiti intestinali: come prevenire il contagio dal cane o gatto all’uomo?

Nelle linee guida ESCCAP vengono date alcune indicazioni riguardanti le misure di prevenzione necessarie a ridurre il rischio di trasmissione di queste parassitosi da animale a uomo. Vediamole insieme!

  • Lavarsi e igienizzarsi le mani. Tanto per iniziare, viene raccomandato il “rispetto delle norme igieniche personali”: viviamo in quella parte di mondo che ce lo permette. Quindi, iniziamo da noi e dal fare attenzione a lavarci le mani ogni qualvolta ci sia stato il contatto con possibile materiale infettante;
  • Effettuare in via preventiva una terapia antiparassitaria.“Controllo delle infestazioni parassitarie negli animali verso gli endo ed ectoparassiti”: concetto chiaro e sempre attuale. Se vogliamo vivere serenamente in loro compagnia, dobbiamo difenderli dalle parassitosi (di pulci, zecche e vermi intestinali) in modo da esserlo anche noi. Usiamo dunque gli antiparassitari ove e quando dovuto, anche e soprattutto in via preventiva;
  • Raccogliere le feci. “Raccolta regolare delle feci per ridurre la contaminazione ambientale da parte di forme infestanti”: il minimo per un corretto senso civico, oltre che per un gesto comunitario nel salvaguardare la nostra salute. La raccolta delle feci dei nostri cani è ancora più importante nelle aree verdi pubbliche, dove il rischio contagio è più elevato. A tal proposito, potete partecipare al nostro sondaggio sulle condizioni delle aree verdi che frequentate con i vostri cani;
  • Accrescere la nostra consapevolezza sul rischio di infezione. “Essere consapevoli del rischio d’infestazione e delle possibili misure di controllo”: ogni veterinario sarà ben contento di poter rispondere ai nostri dubbi. Affidiamoci dunque a figure professionali che possano consigliarci o, informiamoci leggendo fonti “autorevoli” che sappiano farci prendere maggiore coscienza  del problema, del rischio infezione e di come prevenirlo.

I vermi intestinali e il rischio contagio per l’uomo: quali sono le categorie più a rischio?

I consigli elencati sono piuttosto chiari e molto semplici da applicare. Nelle linee in questione, inoltre, vengono elencate anche le categorie maggiormente a rischio. Contraggono più facilmente alcune zoonosi i soggetti immuno-compromessi e in particolar modo queste categorie:

  • donne in gravidanza;
  • persone anziane;
  • persone con infezioni HIV;
  • persone che abbiano subito trattamenti chemioterapici, trapiantati o trattamenti per malattie autoimmuni;
  • diabetici.
  • Non soltanto questi appena elencati, ma anche i gruppi che seguono sono effettivamente più a rischio di altri:bambini nei primi mesi di vita;
  • persone mentalmente disabili;
  • persone con particolari rischi occupazionali (ossia coloro che, per professione, stanno a stretto contatto con animali o materiale potenzialmente infettivo).

Il rischio zoonosi si elimina con la corretta prevenzione

Insomma, le zoonosi sono un problema molto vicino a noi. Come reagire a tutti questi pericoli? Bandita innanzitutto l’idea di diventare ipocondriaci, ma benvenuta quella di essere più attenti! Ricordiamoci di avere, dalla nostra, la possibilità di prevenire questi problemi.

Come? Abbiamo dalla nostra la possibilità di prevenire le zoonosi, trattando regolarmente i nostri amici cani e gatti contro le parassitosi intestinali, e ascoltando i preziosi consigli dei nostri medici veterinari di fiducia.  

La consapevolezza rende sempre più forti. Ora che sappiamo dell’esistenza di questi Nemici Invisibili, non facciamoci cogliere impreparati!

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