La socializzazione del cucciolo: quando, come e perché

Cosa è la socializzazione tra cani e perché è importante
Cosa è la socializzazione tra cani e perché è importante

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A cura di Valentina Maggio
Educatrice Cinofila FISC e CSEN

Il cane, come ben sappiamo, è un animale sociale e di conseguenza ha bisogno di stare a contatto sia con i propri simili sia con i soggetti di altre specie, tra i quali l’uomo.

Alla nascita, i cuccioli hanno già una componente innata ereditata dai genitori (socializzazione primaria), mentre successivamente acquisiscono una componente che invece è frutto delle esperienze del singolo individuo (socializzazione secondaria).

La socializzazione secondaria, cioè quella acquisita con l’esperienza, gioca un ruolo fondamentale per formare un cane adulto equilibrato mentalmente e psicologicamente. Non è corretto affermare che ci siano razze più intelligenti di altre ma possiamo dire che i cani, in base alla selezione, sono predisposti a svolgere meglio alcuni tipi di compiti.


La fase di socializzazione nel cucciolo

I primi mesi di vita di un cane sono fondamentali in ottica socializzazione ed è importante riuscire a fare in modo che il processo di socializzazione sia efficace, sia per quanto riguarda il rapporto con l’uomo sia con gli altri animali. La fase di socializzazione viene definita come un periodo critico e sensibile del cucciolo.

Durante questi mesi viene creato un attaccamento sociale sia verso altri cani sia verso l’uomo e/o gli animali di altre specie (come i gatti). In questo periodo il cucciolo deve venire esposto a nuovi luoghisuoni ed esperienze in modo che si abitui al mondo che lo circonda affrontando le nuove situazioni con sicurezza e fiducia


Quando è importante lavorare sulla socializzazione del cane

Possiamo identificare due fasi nel ciclo di socializzazione dei cuccioli di cane: la socializzazione primaria o intraspecifica e la socializzazione secondaria o interspecifica.


SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA

La socializzazione intraspecifica va dalla terza all’ottava settimana di vita. In questa fase il cucciolo impara ad apprendere le modalità di interazione con gli altri esemplari della propria specie. Il cane, infatti, non ha una cognizione innata della specie di appartenenza e deve quindi imparare a “essere cane”.
Cosa succede se questa fase di socializzazione non viene eseguita nel modo giusto? La mancanza di contatti con gli altri cani comporta errori nell’identificazione della specie di appartenenza con conseguenti comportamenti di fuga o di aggressività.
È dunque fondamentale che un cucciolo non lasci la mamma e il resto della cucciolata prima dei due mesi di vita, così come altrettanto importante è, prima di adottare un cane, conoscere dove il cucciolo è nato e con chi è stato fino a quel momento. In questa fase delicata, infatti, la mamma insegna ai cuccioli l’inibizione del morso: in questo modo i cuccioli imparano a controllarsi durante il gioco e a dosare la loro forza sentendo il guaito dei loro fratelli. Questo fa sì che il morso reciproco diventi più controllato.

SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA

La socializzazione interspecifica invece va all’incirca dall’ottava alla sedicesima settimana di vita, coinvolge l’uomo e le altre specie animali e permette al cucciolo di fare esperienze positive nell’ambiente in cui vive in modo tale da integrarsi nella società senza mostrare reazioni fobiche a stimoli banali.
La socializzazione secondaria nel cane coinvolge quindi la realtà dell’uomo, le sue manifestazioni e le sue diversità, i rumori, le differenze tra le persone (come per esempio tra uomini adulti e bambini) o le differenze di apparenza (per esempio un uomo a piedi, in moto o in bici). In questo periodo il cucciolo apprende molto velocemente gli stimoli ambientali ed è per questo motivo che le esperienze fatte in questa fase devono essere positive e non negative per evitare di dover gestire un cucciolo con paure e fobie dovute a traumi.
Diversi studi hanno mostrato che i cuccioli che nascono in un ambiente con molti stimoli (altri cani, persone, auto, bambini) avranno di conseguenza meno difficoltà ad approcciarsi a situazioni nuove.


Cane e socializzazione: l’importanza del gioco

Uno dei modi principali per imparare a relazionarsi è il gioco. E questo vale anche per i cani adulti. Il gioco è un vero e proprio mezzo comunicativo attraverso cui il cane può relazionarsi con altri simili di età e razze diverse.

Relazionarsi con i propri simili e l’esplorare il mondo circostante attraverso il gioco è fondamentale per il cucciolo e permette, come abbiamo visto, la prevenzione dello sviluppo di comportamenti poco piacevoli come l’aggressività, le paure o le fobie.

Il gioco come strumento educativo è fondamentale sia da cucciolo sia da adulto, per imparare a relazionarsi correttamente con i propri simili. È il mezzo comunicativo per eccellenza per aiutare il cane, fin da piccolo, a relazionarsi con i suoi simili e anche con le persone

Cosa sapere prima di prendere un cucciolo

Prima di adottare un cucciolo di qualche mese è consigliabile informarsi prima su dove è nato, se è stato sufficientemente a contatto con la mamma e i fratelli o sorelle e se ha vissuto in un ambiente stimolante dal punto di vista fisico, sociale e psichico. Cuccioli vissuti in luoghi isolati (o in gabbia), privi di stimoli e senza rumori oppure odori potranno, con grande probabilità, sviluppare delle paure e fobie una volta completata la loro fase di crescita. Anche il distacco precoce dalla mamma non è auspicabile al fine di consentire il passaggio di preziosi insegnamenti che educano i cuccioli verso un comportamento equilibrato, come ad esempio l’inibizione al morso e l’importanza delle regole gerarchiche del branco.


Prima della socializzazione: la prevenzione

Ovviamente prima che il contatto avvenga, è obbligatorio che il cucciolo abbia tutte le vaccinazioni fatte, così da evitare di contrarre malattie di vario genere. Il cucciolo di cane, infatti, è un potenziale veicolo di parassiti intestinali come ascaridi, coccidi e anchilostomi. Molto spesso i cuccioli anche soggetto alla giardiasi, infezione causata da piccoli parassiti unicellulari (giardia) presenti nel tratto gastrointestinale. È necessario fare attenzione e prendere tutte le precauzioni del caso, ma non bisogna per questo motivo segregare il cucciolo in casa fino al termine del protocollo vaccinale.

Cosa sono le puppy class (classi di socializzazione)

Le puppy class sono dei percorsi specifici per i cuccioli per sviluppare le capacità di socializzazione, che prevedono l’introduzione di cuccioli non in base all’età, razza o sesso, ma in base alla personalità, competenze e capacità di socializzare. L’interazione con altri cuccioli ha il compito di sviluppare le competenze sociali dei cani. Il cucciolo va guidato a interagire in modo corretto con altri cuccioli e può essere di aiuto l’introduzione di uno o più cani adulti equilibrati (cani moderatori) che vadano a placare situazioni magari un po’ critiche di cuccioli più “bulli” nei confronti di altri più tranquilli e remissivi.

In queste classi di cuccioli (puppy class) viene solitamente dedicato moltissimo tempo al gioco, perché è sul gioco che si basano poi tutte le attività sia ludiche sia sportive che il cane può eventualmente fare successivamente.


Durante le classi di socializzazione, attenzione ai parassiti intestinali

È importante che il cucciolo, prima di partecipare a questi incontri, abbia completato il ciclo vaccinale e che sia stato trattato per debellare eventuali parassiti intestinali trasmessi dalla mamma (ad esempio gli ascaridi). È consigliabile che l’educatore o la struttura di addestramento richieda un esame delle feci completo e un test negativo per la giardia. Le aree cani, i parchi cittadini e i centri cinofili sono ormai le zone più comuni dove si possono prendere parassiti intestinali durante una semplice passeggiata.

Secondo un recente studio veterinario 3 parchi su 4 confermano la presenza di parassiti intestinali di origine canina. La maggior parte dei parassiti vengono contratti per via oro-fecale in seguito all’ingestione di cisti presenti nell’ambiente eliminate da soggetti malati oppure infetti. Ecco perché è importante raccogliere sempre le feci dei propri animali  in ogni luogo frequentato dal proprio amico a 4 zampe (soprattutto nelle aree pubbliche di sgambatura). Si possono contagiare non solo i cuccioli, ma anche gli adulti anche se spesso questi ultimi possono essere totalmente asintomatici e quindi è più difficile poi identificare la problematica parassitata.


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