Vermi intestinali nei cani: gli Ascaridi. Sintomi e cure

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A cura del Veterinario
Dr. Giuseppe Faranda
@drbepsvet

Gli ascaridi sono vermi intestinali comuni da trovare sia nei cani cuccioli che negli adulti. Se infatti la maggioranza dei sintomi di un’infezione da vermi intestinali è ascrivibile anche ad altre patologie, è abbastanza facile riconoscere gli ascaridi del cane perché generalmente questi vermi si ritrovano i all’interno delle feci del nostro amico a quattro zampe. Hanno l’aspetto di piccolo spaghetti e si palesano ai nostri occhi solo tramite la defecazione.

In questo articolo parleremo delle caratteristiche degli ascaridi, della loro pericolosità per i nostri amici cani (e gatti) e come agire se ci accorgiamo che nelle feci dei nostri cani sono presenti questi vermi intestinali. Scopriremo anche il rischio zoonosi, cioè la possibilità che gli ascaridi possano contagiare anche l’uomo.

Ascaridi del cane: cosa sono e perché sono pericolosi

Gli ascaridi sono nematodi (vermi tondi) spesso definiti “vermi spaghetto”, a causa della loro caratteristica forma oblunga che tanto ricorda questa tipologia di pasta. Questi vermi presentano un dimorfismo sessuale: le femmine possono misurare fino a 18 cm e i maschi 10 cm.Si localizzano a livello dell’intestino tenue (il tratto intestinale immediatamente successivo allo stomaco) e nuotano controcorrente nel duodeno.

Sono dei veri e propri parassiti intestinali: sono definiti chimivori perché si nutrono di chimo, la sostanza in cui sono ridotti gli alimenti appena dopo la digestione gastrica. Ciò che fanno gli ascaridi nell’intestino dei nostri cani è dunque assorbire il cibo appena giunto nell’intestino tenue.

Già da questo particolare, possiamo renderci conto dell’azione privativa che gli ascaridi effettuano sottraendo nutrienti all’ospite. Tutto ciò rappresenta una situazione particolarmente pericolosa, soprattutto nei cuccioli in fase di accrescimento, con la conseguenza che la loro crescita può venire rallentata sensibilmente.

Ascaridi del cane: i sintomi

sintomi da infestazione da ascaridi più visibili nei cani, quelli per i quali dovreste portare il vostro cane dal veterinario, sono:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Inappetenza
  • Coliche addominali
  • Abbattimento e stanchezza
  • Pelo opaco e cane disidratato

Come detto, si tratta di sintomi ascrivibili ad altre patologie, anche di natura intestinale. La diagnosi va fatta dunque dal veterinario tramite appositi esami. Un sintomo però abbastanza evidente di un’infestazione da ascaridi nei cani, come detto, è la presenza di vermi oblunghi all’interno nelle feci o nella zona perineale del cane.

In ogni caso, la presenza di ascaridi in cani adulti non è particolarmente pericolosa e l’infezione può essere trattata abbastanza facilmente. Spesso e volentieri, i cani infetti da ascaridi non presentano neanche sintomi. Gli ascaridi, però, possono essere particolarmente pericolosi per i cuccioli, come vedremo in un paragrafo successivo.

Cani e ascaridi: come avviene il contagio

Gli ascaridi sono vermi intestinali caratterizzati da un tipo di ciclo di contagio diretto, cioè arrivano direttamente al loro ospite target: il cane. Come fa il cane a ingerire le uova degli ascaridi? Leccando superfici su cui si trovano uova rilasciate dalle deiezioni di animali infestati, ingerendo feci di altri cani o gatti o lambendo la zona perineale di altri soggetti. Occasionalmente, però, gli ascaridi possono infestare topolini, lombrichi, uccellini o altri piccoli mammiferi: questi possono infatti ingerire accidentalmente le uova di ascaridi sparse nell’ambiente e trasformarsi in ospiti indiretti. Se predati dai nostri cani, infatti, veicoleranno gli ascaridi all’interno del corpo dell’ospite definitivo. In questo caso si parla di contagio indiretto.

Il ciclo degli ascaridi all’interno del cane

Una volta all’interno del corpo dei cani, gli ascaridi iniziano la loro azione patogena compiendo quello che viene definito un ciclo entero-epato-pneumo-tracheo-enterico.

All’interno dello stomaco, i succhi gastrici digeriranno la parete solida e resistente delle uova. Le larve liberate arriveranno nell’intestino tenue (nel duodeno) dove penetreranno all’interno della parete per arrivare al circolo sanguino e iniziare il loro giro nel corpo del cane.

Prima tappa il fegato, per poi arrivare al cuore, che le indirizzerà a livello polmonare. Qui, con qualche leggero colpo di tosse e risalendo autonomamente verso la gola, si ritroveranno in trachea e poi in bocca, dove verranno deglutite per arrivare nuovamente nel duodeno, diventare adulte efermarsi definitivamente per nutrirsi e riprodursi.

Ascaridi e cuccioli di cane

Ritrovandosi gli ascaridi nel torrente circolatorio e arrivando il sangue in ogni distretto corporeo, è possibile che alcune larve finiscano “fuori pista”, localizzandosi a livello somatico e in altri tessuti come le mammelle, la placenta o i muscoli. Proprio grazie a questa loro particolarità, la trasmissione degli ascaridi avviene anche dalla mamma ai cuccioli di cane quando quest’ultimi sono ancora in utero (passaggio placentare) oppure in seguito, attraverso l’allattamento. I soggetti che rischiano di soffrire maggiormente di un’infestazione di ascaridi sono quindi i cuccioli e i cani immunodepressi.

Ascaridi e cani adulti

Attenzione però: anche i cani adulti possono contrarre una parassitosi da ascaridi. La sintomatologia per loro è molto blanda, se non quasi assente, grazie all’ormai terminato accrescimento e a un sistema di difese molto più performante rispetto a quello di un cucciolo. In questi casi fondamentale è lavorare di prevenzione: la regolare profilassi, se fatta in maniera corretta, aiuta a debellare le parassitosi in essere.

Ascaridi nei cuccioli: quali sono i sintomi?

I sintomi a cui fare attenzione in caso di infezione da ascaridi nei cuccioli di cane sono diversi. Tra questi elenchiamo:

  • Pancia gonfia
  • Feci diarroiche con presenza di vermi
  • Vomito con presenza di vermi
  • Ritardo dell’accrescimento
  • Intossicazione neurologica

La prima azione patogena degli ascaridi è di tipo ostruttiva: gli ascaridi creano anzitutto problemi di motilità. In questo caso i cuccioli infestati hanno il ventre gonfio, cioè una pancia a forma “palloncino”. In caso di infestazioni massive, il cagnolino potrà espellere gli ascaridi tramite le feci, ma anche vomitarli. Queste sono i tipici sintomi di un’infestazione da ascaridi: vermi nelle feci o nel vomito.

Altri sintomi nei cuccioli sono il ritardo dell’accrescimento. Gli ascaridi infatti causano un’azione sottrattiva nutrendosi dei micro e macro-elementi introdotti con l’alimentazione, sottraggono quindi all’ospite la materia prima per il suo accrescimento. Cuccioli molto infestati, quindi, hanno un accrescimento rallentato. L’ultima azione degli ascaridi è di tipo tossica: le scorie prodotte dagli adulti possono, a lungo andare, intossicare il cucciolo a livello neurologico.

Gli ascaridi nei cani e il rischio contagio per l’uomo

L’infezione da ascaridi è una zoonosi minore. Questo vuol dire che i nostri cani possono trasmetterci gli ascaridi, naturalmente in maniera del tutto involontaria.

Il contagio cane-uomo avviene per ingestione di uova di ascaridi. I bambini sono i soggetti più predisposti a farlo, giocando con il terreno, la sabbia e non attuando le normali e consuete norme igieniche dopo aver accarezzato un cane infestato.

Nel corpo dell’uomo le larve di ascaridi non diventano adulte, ma attuano comunque il loro “viaggio” ematico andandosi a localizzare in distretti indesiderati causando due tipi di problemi:

  1. Larva migrans viscerale: la larva arriva a livello di muscoli o organi e crea sintomi aspecifici.
  2. Larva migrans oculare: si localizza a livello della retina provocando danni alla vista.

Non temete, però: una corretta profilassi igienica e un minimo di attenzione per non ingerire materiale infetto (parliamo sempre di terreno e feci principalmente) sono sufficienti per eliminare il rischio!

Il benessere e il buono stato di salute dei nostri amici a quattro zampe, dunque, si estendono anche a quello delle persone con cui convivono. Ecco perché la prevenzione è sempre fondamentale!

Resistenza ambientale degli ascaridi: igiene casalinga e raccolta feci

Le femmine degli ascaridi sono molto fertili: dopo l’accoppiamento con il maschio possono produrre fino a 200.000 uova al giorno. Non si tratta esclusivamente di numeri notevoli: le loro uova sono delle vere teche protettive per le larve che si svilupperanno. Possiedono ben 3 strati di protezione a differente composizione chimica: si tratta di un dettaglio importante che giustifica la difficoltà riscontrata nella loro eliminazione negli ambienti. Gli ascaridi sono infatti estremamente “adesivi” alle superfici e registrano una resistenza ambientale impressionante (possono sopravvivere nell’ambiente fino a un anno). Al loro interno, ben custodita e al sicuro, si sviluppa una larva che infesterà i malcapitati che la ingeriranno.

Questa resistenza ambientale è particolarmente pericolosa sia per noi umani che per i nostri amici a quattro zampe: ecco perché una corretta prevenzione, abbinata ad una adeguata igiene casalinga, è fondamentale per eliminare in partenza il rischio ascaridi. Importante, anzi fondamentale, è rimuovere accuratamente le feci dei cani infetti dall’ambiente, attraverso un’opportuna raccolta.

Come trattare gli ascaridi dei cani

Una volta diagnosticata l’infezione da ascaridi, sarà il veterinario a consigliare il corretto trattamento contro questi vermi intestinali. In genere, il prodotto contro i parassiti intestinali più ad ampio spettro è a base dei seguenti principi attivi: Febantel – Pyrantel – Praziquantel. Non basta effettuare una sola sverminazione: i veterinari specializzati in parassitologia raccomandano di trattare gli animali almeno 4 volte l’anno , ad ogni cambio di stagione, indipendentemente dall’età e dalla presenza o meno di sintomi.

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