Perché il mio gatto caccia? L’istinto predatorio e i rischi annessi

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A cura di Ewa Princi
Etologa ed esperta di comportamento e psicologia dei gatti

I gatti sono carnivori obbligati e i loro antenati selvatici sono degli esperti cacciatori solitari che predano una vasta gamma di animali tra cui piccoli roditori, uccelli e insetti. I gatti domestici conservano molti comportamenti dei loro antenati selvatici, compresi quelli associati alla caccia e all’alimentazione.

Perché i gatti cacciano? Per puro istinto

I gatti selvatici di solito mangiano una serie di piccoli pasti durante il giorno, e cacciano preferibilmente intorno all’alba e al tramonto, quando la loro vista e l’udito funzionano perfettamente in condizioni di scarsa illuminazione .

I gatti sono animali crepuscolari.  Ciò significa che sono più attivi durante la prima serata e la mattina, all’alba e sono questi i momenti in cui hanno le maggiori possibilità di incontrare le prede.

Difatti la motivazione alla base del cacciare le prede è solo in parte legata alla fame. Inoltre, essendo il gatto un cacciatore solitario, si affida esclusivamente a se stesso per cacciare e di conseguenza spesso i suoi tentativi di catturare le prede falliscono.


Il gatto porta la preda in casa? È normale

I gatti hanno dunque assunto un comportamento opportunistico in associazione alla caccia e al bisogno di alimentarsi, il che significa che cambiano i loro schemi di attività a seconda della disponibilità di cibo.

Quindi, se si presenta l’opportunità di cacciare, un gatto seguirà questa opportunità, indipendentemente dal fatto che abbia fame o meno in quel momento.

Questo spiega perché molti gatti partecipano al comportamento di caccia ma non necessariamente uccidono o consumano la preda che catturano, ma la portano a casa o la lasciano all’ingresso come trofeo, per la gioia del proprietario.

Il gatto non caccia sempre per uccidere (e mangiare)

La capacità di cacciare richiede abilità e tecnica che possono essere apprese e guadagnate solo attraverso la pratica. I gatti infatti nascono già con l’istinto predatorio che viene innescato grazie a dei segnali stimolo ma i gattini affinano le abilità tecniche durante le prime settimane di vita, giocando con i loro fratellini e seguendo l’esempio della madre.

Attraverso il gioco, sviluppano la coordinazione e il tempismo necessari per catturare con successo il loro obiettivo. Imparano ad adattare la loro velocità alla velocità degli oggetti in movimento. Imparano a misurare la distanza balzando. Il gioco dà al gattino la possibilità di imparare a esprimere giudizi in base all’esperienza.

I gatti nascono con un istinto di caccia, quindi, ma non sono necessariamente cacciatori nati che uccidono per il cibo. Uccidere e mangiare prede sono generalmente comportamenti appresi. La fame non insegnerà automaticamente a un gatto a uccidere. Un gatto può essere un abile killer di topi e tuttavia non mangiare mai un singolo topo o addirittura desiderare di mangiarne uno.

Tutti i gatti sono cacciatori?

I gatti domestici vengono nutriti con il latte materno, ma quando  inizia la fase di svezzamento, il cibo solido è solitamente fornito dagli umani. Le gatte madri domestiche potrebbero non considerare lo sviluppo delle abilità di caccia tanto importanti quanto i gatti selvatici. I gattini allevati in casa hanno un certo istinto di caccia, ma non sono in grado di sviluppare adeguatamente queste abilità. Questo è il motivo per cui molti gatti domestici potrebbero non essere in grado di uccidere correttamente la preda o non mangiarla.

Nelle cucciolate in cui i gattini non sono adeguatamente esposti alla preda, l’efficienza nella caccia diminuirà tra le 6 e le 12 settimane di età. Per questo motivo la capacità di cacciare di un gatto varierà. Alcuni di loro potrebbero essere più abili, altri potrebbero cacciare, ma non uccidere e altri ancora non mostreranno molto interesse per la caccia.

Domande frequenti di possessori di gatti

1) Perché il mio gatto porta la preda in casa?

L’istinto di riportare la preda in un ambiente sicuro prima di mangiarla è un comportamento naturale nei gatti e mostra in realtà che il tuo gatto si sente sicuro a casa.

Anche se questo non è sempre così piacevole, non dovresti punire il tuo gatto per aver semplicemente soddisfatto i suoi istinti naturali.

2) Il mio gatto porta a casa i topi vivi e poi gioca con loro. Perché?

Può sembrare crudele, ma i gatti non portano a casa topi vivi e ci giocano per divertimento.

Giocando con il topo o con un altro piccolo animale e stancandolo, il tuo gatto si sta essenzialmente assicurando di poterlo uccidere senza ferirsi.

3) Perché il mio gatto caccia in casa anche se non ha fame?

La motivazione del tuo gatto a cacciare non è influenzata dal fatto che abbia o meno fame.

L’unica cosa che potrebbe cambiare è l’intensità e la durata della sessione di caccia; i gatti che non hanno fame cattureranno comunque la preda ma potrebbero non ucciderla o mangiarla.

I gatti infatti non hanno bisogno di essere affamati per cacciare. È il suono e la vista di una preda in movimento che fornisce lo stimolo per inseguire e catturare, un comportamento programmato naturale. Questo è uno dei motivi per cui l’aggressività del gattino che afferra le tue caviglie o mani in movimento può rivelarsi così intensa!

Il gatto caccia i topi? Occhio ai parassiti intestinali

Tra i tanti rischi che il tuo gatto può incontrare all’esterno mentre è in cerca delle sue prede (essere investito, animali selvatici, aggressioni con altri gatti ecc…) c’è anche quello di contrarre dei parassiti intestinali.

La tenia  ad esempio è un parassita molto frequente tra i felini e quelle più diffuse sono Dipylidium caninum e Taenia taeniaeformis. In quest’ultima, l’ospite intermedio è il roditore di campagna, il classico topolino delle zone più rurali, che può diventare il pasto o il gioco del gatto e quindi trasmettergli il parassita.

Ecco che, il nostro amico cacciatore, nel soddisfare il suo bisogno naturale e istintivo, quello della predazione, può incorrere anche in questo pericolo.

Nei gatti che cacciano frequentemente roditori, lucertole, mosche, lumache ed altre piccole prede, infatti, è necessaria una sverminazione regolare e più frequente.


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