PARASSITI INTESTINALI
Vermi a uncinO

ANCHILOSTOMI

Ancylostoma caninum / Uncinaria stenocephala

Tipologia: Verme a uncino
Colpisce: Cuccioli e gattini; cani e gatti adulti.
Resistenza all’ambiente: Elevata
Cosa provocano? Diarrea, calo ponderale e anemia, dermatite localizzata al punto d’ingresso con papule rossastre e pruriginose.
Zoonosi minore: dermatite localizzata vicino al punto di ingresso cutaneo.

CARATTERISTICHE​

Gli Anchilostomi sono Nematodi che infettano cani e gatti. Vengono anche chiamati “vermi a uncino” perché sono ripiegati su loro stessi, ricordandone la forma. Inoltre hanno una bocca munita di 3 paia di denti con i quali si ancorano alla mucosa del duodeno e la incidono, attuando dei movimenti rotatori, per creare una piccola emorragia. Sono vermi intestinali ematofagi: si nutrono di sangue. Sono molto più piccoli degli ascaridi: le femmine misurano 1,5 cm.

Ciclo di vita

Le uova degli Anchilostomi, una volta liberate nell’ambiente, in condizioni ambientali favorevoli (temperatura >15 ˚C e un alto tasso di umidità) si schiudono, liberando le larve responsabili del contagio.

Il contagio può avvenire attraverso la perforazione della cute plantare e dell’addome, oppure attraverso la via orale, cioè l’ingestione accidentale.

Cani e gatti

Gli Anchilostomi sono più frequenti nei cuccioli e gattini, con difese immunitarie in fase di sviluppo. Inoltre, durante la riproduzione, le difese immunitarie della madre si abbassano per via del cambiamento ormonale e gli Anchilostomi eventualmente presenti possono “svegliarsi” e passare ai cuccioli tramite il latte. Inoltre questi vermi a uncino sono presenti in modo significativo in molti rifugi, dove l’ambiente è più favorevole alla loro trasmissione.

Nei cani e gatti adulti l’infezione da Anchilostomi è più probabile nei soggetti che non hanno mai avuto un contatto con questo parassita e non hanno quindi potuto sviluppare un’immunità al contagio.

Sintomi

Gli Anchilostomi si nutrono di sangue, di conseguenza la loro azione porta ad anemia. Negli adulti, bassi livelli d’infezione sono ben tollerati. Grandi cariche parassitarie, al contrario, provocano diarrea con sangue, spesso nerastro perché derivante dai primi tratti intestinali (“digerito”) e grave anemia.

Il quadro clinico legato all’azione privativa può essere:
Acuto: spesso tipico dei cuccioli che muoiono entro le prime 3 settimane di vita e mai da soli: muore l’intera cucciolata.
Cronico: anemia protratta nel tempo che da segni di scarso accrescimento, fatica, diarrea alternata a stipsi e altri sintomi aspecifici dovuti alla mancanza di sangue.

Zoonosi

E il rischio per noi esseri umani?
La via di penetrazione prediletta per quanto riguarda noi è quella percutanea, attraverso le piante dei piedi. Per questo motivi, i soggetti che camminano a piedi nudi sono i più a rischio. Anche in questo caso si tratta di una zoonosi minore.

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