A cura del Medico Veterinario Dr.ssa Cristina Cosio @dr.ssa_cosio_veterinaria
Introduzione
I cani sono a tutti gli effetti membri della famiglia e proteggerli con il corretto piano vaccinale è un atto d’amore per loro ed è importante anche per la nostra salute.
Tutti i veterinari del mondo nel 2006 sono stati invitati dalle linee guida WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) a uniformarsi riguardo alle vaccinazioni da consigliare nel cane e gatto, gli ultimissimi aggiornamenti sono stati pubblicati nel 2024. Uno dei punti chiave è che la frequenza del vaccino e la tipologia dello stesso dipende da tanti fattori, in particolare dall’età del cane, dallo stile di vita e dalle malattie infettive maggiormente presenti in una determinata area geografica.
I cuccioli sono soggetti fragili e particolarmente esposti a contrarre malattie infettive. Solitamente la frequenza delle vaccinazioni è elevata nei primi quattro-sei mesi di vita con l’obiettivo di fornire una buona immunità al cucciolo e poter poi ridurre il numero di richiami nell’adulto.
Cani: quali sono le vaccinazioni da effettuare in Italia?
I vaccini, una volta somministrati, comportano dei rischi minimi a fronte di enormi benefici contro malattie contagiose e potenzialmente mortali.
Tutti i cani del mondo dovrebbero essere vaccinati contro le malattie considerate essenziali, chiamate anche CORE, e cioè: epatite, cimurro, parvovirosi.
In Italia vi è poi un altro vaccino fondamentale: quello per la leptospirosi. La leptospirosi è una malattia che si contrae dall’acqua contaminata dall’urina di animali infetti ed è anche trasmissibile all’uomo. A questo proposito un vaccino non vale l’altro, in Italia bisogna vaccinare contro le 4 varianti di leptospirosi più diffuse sul territorio; troppi cani si ammalano ancora di questa malattia potenzialmente fatale perché non coperti integralmente o non vaccinati per paura degli effetti collaterali.
Oltre a questi, vi sono poi altri vaccini opzionali ma importanti da valutare con il veterinario di fiducia, in relazione allo stato di rischio del proprio cane. Ad esempio, molte aree Italiane sono a rischio per la leishmaniosi, una malattia infettiva che si sta espandendo notevolmente sul territorio. A tal proposito, nel cucciolo dopo i 6 mesi, è possibile valutare la vaccinazione nell’ambito di un piano di prevenzione mirato, dopo opportuni test di screening.
Perché bisogna fare molti richiami vaccinali nel cucciolo?
Per garantire una buona immunità ai cuccioli bisogna tenere in considerazione l’interferenza determinata dagli anticorpi materni (ovvero quegli anticorpi che la madre passa al cucciolo durante l’allattamento).
Gli anticorpi materni permangono in circolo per un periodo variabile da cane a cane ma hanno un effetto fondamentale: possono vanificare l’effetto della vaccinazione contro alcune malattie specifiche come ad esempio il parvovirus.
Ecco perché è fondamentale che tutti i cuccioli ricevano vaccini ad intervalli di 2-4 settimane l’uno dall’altro fino ad arrivare o a superare la sedicesima settimana di vita del cane.
Questo significa che il numero dei vaccini dipenderà dall’età in cui si inizia a vaccinare il cucciolo.
Ad esempio la maggior parte riceve il primo vaccino a 6-8 settimane, momento molto delicato in cui gli anticorpi materni riducono la loro efficacia protettiva ed il cucciolo è particolarmente vulnerabile, ed effettuerà quindi almeno 3-4 richiami vaccinali, fino a superare la “finestra di suscettibilità” a 16 settimane.
Anche quando l’ultima dose è somministrata correttamente a quattro o più mesi, una piccola percentuale di cuccioli potrebbe non rispondere adeguatamente al vaccino a causa dell’interferenza degli anticorpi materni.
Tra le novità contenute nell’aggiornamento del 2024 vi è infatti l’invito ad anticipare il richiamo vaccinale contro il virus del cimurro, il parvovirus e l’adenovirus a 26 settimane (circa 6 mesi di vita) o effettuare un test per misurare il livello di anticorpi nel sangue 4 settimane dopo l’ultimo vaccino (questa raccomandazione sostituisce quella precedente di vaccinare ad un anno di vita o un anno dopo l’ultima dose). Il successivo richiamo sarà 3 anni dopo.
Per quanto riguarda invece il vaccino contro la leptospirosi, considerato “CORE” nei paesi in cui la prevalenza è elevata come in Italia, nel cucciolo viene somministrato in due dosi inoculate a distanza di 3-4 settimane. I successivi richiami per questa malattia saranno annuali.
Proteggere il vostro cucciolo vaccinandolo correttamente è fondamentale per garantirgli una buona qualità di vita e per proteggere anche tutta la famiglia.
Le linee guida vaccinali si aggiornano costantemente conseguentemente agli studi e sviluppi in campo medico, affinché i medici veterinari possano seguirvi passo passo durante la crescita del vostro cucciolo.