Carne di maiale per cani e gatti: sì, ma solo se ben cotta

Carne di maiale cruda al cane? Meglio di no, rischio Trichinellosi
Carne di maiale cruda al cane? Meglio di no, rischio Trichinellosi

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La carne di maiale può essere un’ottima fonte proteica per la dieta di cani e gatti, grazie al suo profilo nutrizionale completo. Tuttavia, a differenza di altre carni, deve essere sempre ben cotta prima di essere somministrata ai nostri animali domestici. Il consumo di carne cruda di maiale o cinghiale, infatti, può esporli a rischi sanitari importanti causati da virus e parassiti.

Benefici nutrizionali della carne di maiale

La carne suina contiene proteine nobili ad alto valore biologico e un contenuto lipidico variabile, a seconda del tipo di maiale (pesante o leggero) e della parte anatomica utilizzata. Il suo livello di colesterolo è simile a quello di altre carni, mentre il suo apporto di vitamine del gruppo B (soprattutto tiamina, riboflavina e niacina) è molto elevato. È inoltre ricca di minerali essenziali come ferro, potassio, fosforo e selenio.

Tra i tagli più indicati per l’alimentazione animale vi sono quelli magri, come la lonza, particolarmente digeribili e adatti anche a soggetti con intolleranze o allergie. I tagli più grassi, invece, possono essere impiegati per animali da lavoro che necessitano di un maggiore apporto energetico.

I rischi della carne di maiale cruda

Trichinellosi

Una delle principali minacce associate alla carne cruda è la Trichinellosi, causata da vermi nematodi del genere Trichinella spp.. Questi parassiti si insediano nella muscolatura striata degli animali e si trasmettono attraverso l’ingestione di carne infetta non cotta. Le larve, una volta ingerite, si sviluppano nell’intestino e migrano nei muscoli, dove si incistano. Nei cani e nei gatti, la patologia può essere asintomatica e spesso viene diagnosticata per caso, ad esempio durante un controllo delle feci. La Trichinella può essere eliminata tramite cottura, congelamento prolungato o trattamenti specifici come le radiazioni ionizzanti.

Pseudorabbia (Morbo di Aujeszky)

Un’altra malattia molto pericolosa è la Pseudorabbia, o Malattia di Aujeszky, causata da un herpesvirus (Suid Herpesvirus 1 – SHV-1). Questa infezione virale, presente soprattutto nei suini e nei cinghiali, è letale per cani e gatti e non esiste alcuna cura specifica né vaccino disponibile per loro. I sintomi includono disturbi neurologici, encefalomielite, paralisi della laringe e prurito intenso, che può causare automutilazioni. È quindi fondamentale evitare qualsiasi esposizione alla carne cruda di maiale e, ancora di più, al contatto diretto con animali selvatici infetti.

Cottura e precauzioni fondamentali

Per rendere sicura la carne di maiale destinata a cani e gatti, è fondamentale:

  • Cuocere la carne a fondo (almeno 1 minuto a 100°C o 60 minuti a 60°C).
  • In alternativa, congelarla per almeno un mese: a -15°C per contrastare la Trichinellosi, e a -18°C per inattivare il virus della Pseudorabbia.
  • Evitare il contatto diretto con cinghiali, soprattutto se feriti, in quanto possono trasmettere il virus anche attraverso graffi o morsi.
  • La selvaggina e i maiali macellati in casa devono essere sempre controllati da un veterinario attraverso test diagnostici specifici.
  • Ricordare che salatura, essiccazione, affumicamento o la cottura al microonde non sono efficaci per uccidere i parassiti o inattivare il virus.

Come somministrare la carne di maiale in modo sicuro

Chi preferisce un’alimentazione industriale può optare per:

  • Crocchette (cibo secco), preparate tramite estrusione.
  • Scatolette (cibo umido), cotte a vapore.

Per chi segue una dieta casalinga, è fondamentale:

  • Offrire solo carne ben cotta, evitando la modalità BARF, che prevede alimenti crudi.
  • Non usare salumi o insaccati, poiché contengono sodio in eccesso, spezie e ingredienti tossici come cipolla e aglio, oltre ad additivi chimici potenzialmente nocivi.

Conclusioni

La carne di maiale può essere integrata nella dieta di cani e gatti con ottimi risultati, grazie al suo valore nutrizionale. Tuttavia, deve essere sempre ben cotta e gestita con attenzione per evitare pericoli sanitari gravi. Le formulazioni industriali di qualità, che utilizzano tagli magri e materie prime controllate, rappresentano la soluzione più sicura ed equilibrata. In alternativa, chi opta per la dieta casalinga deve seguire scrupolosamente le linee guida di igiene e cottura.

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